Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: ma

Numero di risultati: 116 in 3 pagine

  • Pagina 1 di 3

Manuale di Microscopia Clinica

513368
Giulio Bizzozero 50 occorrenze

Manuale di Microscopia Clinica

catarri boccali la saliva contiene molti leucociti e molti epitelî; e questi ultimi sono rappresentati non solo da cellule vecchie, lamellari, ma

Pagina 104

Manuale di Microscopia Clinica

Non è con essa, quindi, che si cercherà di distinguere queste due affezioni, ma sì studiando lo stato della mucosa sottoposta e gli altri sintomi

Pagina 105

Manuale di Microscopia Clinica

pel passato che l’esame del vomito potesse rischiarare la diagnosi del cancro dello stomaco; ma il risultato non corrispose alla speranza, poichè gli

Pagina 111

Manuale di Microscopia Clinica

NOTHNAGEL trovò nelle feci sane, ma in casi assai più rari o in copia assai minore che gli antecedenti, anche i seguenti microfiti: il Bacillus

Pagina 116

Manuale di Microscopia Clinica

sali calcarei colorati in giallo dalla bile; questi sali (di cui egli non determinò l’acido) non sono sotto forma cristallina, ma si in blocchi a limiti

Pagina 116

Manuale di Microscopia Clinica

. NOTHNAGEL li vide più tardi, ma di raro, in malattie di diversa natura, come tifo, tisi polmonare, enterite e dissenteria. Finora sono ignote le

Pagina 119

Manuale di Microscopia Clinica

non è a contorno liscio, ma si solleva in numerose sporgenze cuneiformi od emisferiche.

Pagina 123

Manuale di Microscopia Clinica

inerme, ma con robusta muscolatura. L’intestino che gli fa seguito è per buona parte nascosto dai genitali femminili. La vulva è situata fra il terzo medio

Pagina 129

Manuale di Microscopia Clinica

’uomo, per perfezionarsi nella sua struttura e diventare verme perfetto. Ma al nostro scopo non interessa di seguirle in questo nuovo stadio della loro

Pagina 129

Manuale di Microscopia Clinica

intestinale; la testa è più grossa, la cavità boccale meno lunga, la faringe più dilatata, ma più breve, l’intestino più ampio, più lungo che nella

Pagina 133

Manuale di Microscopia Clinica

splendenti come gli adiposi, ma chiari, incolori e pallidi; per la loro costituzione, poichè non di raro lasciano scorgere ad un’attenta osservazione una

Pagina 140

Manuale di Microscopia Clinica

diversa dell’antecedente. Essa è generalmente più consistente, più friabile; stirata, non si allunga o si lacera, ma si spezzetta facilmente. Al

Pagina 147

Manuale di Microscopia Clinica

si possono confondere con altre sostanze, e, così, la cancrena è accertata. Ma, come si disse, spesso anche le fibre elastiche nella poltiglia

Pagina 156

Manuale di Microscopia Clinica

. Interessa l’esame delle neoformazioni; ma di queste non è qui il luogo di parlare.

Pagina 163

Manuale di Microscopia Clinica

l’ipopion dura da alcuni giorni, si uniscono, ma in minor numero, delle cellule assai più grosse (fino a 40-50 µ), contenenti, oltre al nucleo ovale e

Pagina 165

Manuale di Microscopia Clinica

qualcuno dei componenti dello sperma; ma MANTEGAZZA MANTEGAZZA, Rendiconti dell’Istituto Lombardo. Giugno 1866. dimostrò che si formano anche a 0°, e in

Pagina 170

Manuale di Microscopia Clinica

ROBIN trovò quattro volte in uomini robusti, immuni da precedenti malattie dei genitali, e, sotto ogni aspetto, virili, ma senza figli, dello sperma d

Pagina 171

Manuale di Microscopia Clinica

ovali, nucleate, ma a nucleo non sempre visibile, e contenenti una notevole quantità di fine gocciole adipose di color giallognolo. Sono appunto queste

Pagina 181

Manuale di Microscopia Clinica

distinguono da quelli del colostro perchè non sono più riuniti in ammassi, ma stanno isolati nel liquido, e perchè hanno i diametri meno svariati

Pagina 182

Manuale di Microscopia Clinica

1.o Dall’orina normale venne isolato (ma non vi esiste sempre) un pigmento cui venne dato il nome di Urobilina. Esso venne trovato assai copioso in

Pagina 185

Manuale di Microscopia Clinica

acida, neutra, od alcalina, precipitano col calore (perchè questo scaccia l’acido carbonico che li teneva disciolti), ma si ridisciolgono all’aggiunta

Pagina 187

Manuale di Microscopia Clinica

si formerà una zona bianca, ben delimitata in alto ed al basso di albumina coagulata. Se gli urati sono abbondanti, possono precipitare essi pure; ma

Pagina 188

Manuale di Microscopia Clinica

di orina, ma bisogna conoscere la quantità dell’orina eliminata nelle 24 ore, alfine di poter calcolare la quantità assoluta di zucchero che abbandona

Pagina 189

Manuale di Microscopia Clinica

potrebbero a prima giunta essere confuse coi leucociti; ma ne differiscono perchè sono più grosse, hanno contorni più marcati, un nucleo solo, e

Pagina 198

Manuale di Microscopia Clinica

regolari od ondulosi, ma lisci, alla mancanza di nucleo, ed alla sostanza trasparente e non granulosa, ma omogenea, che li costituisce; oltracciò, possedendo

Pagina 198

Manuale di Microscopia Clinica

concentrata (1:3) e riscaldati. Precipitano i fosfati terrei, e questi appaiono non già di color grigio biancastro come nell’orina normale, ma bensì di

Pagina 199

Manuale di Microscopia Clinica

dei coni di raggi che, provenendo dall’oggetto, sono rifratti dall’obbiettivo. Questa lente, oltre al dare una immagine più piana, la dà più piccola ma

Pagina 2

Manuale di Microscopia Clinica

Da quanto venne esposto risulta, che i leucociti del sangue non sono costituiti su di un solo tipo, ma presentano delle varietà di costituzione, di

Pagina 20

Manuale di Microscopia Clinica

alla quantità e qualità dei cilindri, ma sì anche agli elementi con cui questi sono commisti, e specialmente alla quantità dei leucociti, degli epitelî

Pagina 212

Manuale di Microscopia Clinica

tenuissimi, articolati e ramificati, o no. Ma è chiaro che questo sviluppo di esseri accidentali non ha alcuna importanza pel medico.

Pagina 221

Manuale di Microscopia Clinica

cristalli di cloruro sodico, o di fosfato triplo; ma si distinguono dal primo per la insolubilità nell’acqua, dal secondo perchè non scompaiono appena l

Pagina 226

Manuale di Microscopia Clinica

. XXXIX). Esse non si potrebbero confondere che con talune forme di cristalli d’acido urico; ma se ne distinguono perchè non danno la reazione della

Pagina 228

Manuale di Microscopia Clinica

, non mi sono limitato ai caratteri microscopici del sedimento, ma ho aggiunto i caratteri macroscopici e chimici diagnosticamente più importanti dell

Pagina 231

Manuale di Microscopia Clinica

variabile per la quantità e l’aspetto. Nei primi periodi contiene sangue, ma di solito in non grande quantità, leucociti e cellule epitaliali dei calici

Pagina 235

Manuale di Microscopia Clinica

stessa acida, ma diventa alcalina più o meno a seconda del grado e dell’estensione del catarro vescicale che suole accompagnare lo sviluppo della

Pagina 238

Manuale di Microscopia Clinica

superiori della fiamma sono spiccati, ma non tanto che, svitando leggermente il tubo, non tornino a farsi diffusi; la fiamma stessa, poi, non appare lucente

Pagina 27

Manuale di Microscopia Clinica

diverso spessore (Malassez), ma bensì su di un principio fisso e determinato: lo spessore dello strato della diluzione sanguigna. La quantità dell

Pagina 29

Manuale di Microscopia Clinica

importante per diagnosticare una fra le così oscure malattie del midollo; ma non la si può dare per ora, essendo troppo scarse le osservazioni finora raccolte

Pagina 37

Manuale di Microscopia Clinica

pasto. Si videro copiosi negli alcoolisti, anemici, febbricitanti, ecc. Ma, come non se conosce la significazione, così non si potè stabilire alcun nesso

Pagina 40

Manuale di Microscopia Clinica

, nel colera, ed anche in malattie non infettive. Ma anche di tutto ciò non si può tener gran conto nella pratica.

Pagina 40

Manuale di Microscopia Clinica

diabetici, in casi di malattie renali, ecc. Il siero acquista apparenza lattiginosa. - La lipemia è facile ad accertarsi al microscopio; ma, salvo nei

Pagina 41

Manuale di Microscopia Clinica

metemoglobina, ma queste sostanze hanno dato origine ad ematina, e talvolta ad un’altra sostanza colorante bruna a caratteri spettroscopici poco spiccati

Pagina 54

Manuale di Microscopia Clinica

disassociazione de’ globuli col battere leggermente ma ripetutamente sul coproggetti, ovvero col farlo strisciare un po’ innanzi e indietro sul portoggetti. L’esame

Pagina 56

Manuale di Microscopia Clinica

ammassi di cellule affatto simili per forma alle scagliette cornee dell’epidermide, ma molto trasparenti (come le lamelle epidermiche trattate colla

Pagina 67

Manuale di Microscopia Clinica

. Ciò può bensì succedere di qualunque cisti che si svuoti nelle vie urinarie; ma nel più dei casi avviene nell’idronefrosi, quando l’occlusione dell

Pagina 68

Manuale di Microscopia Clinica

2.o Granuli di grasso ed albuminoidi si trovano costantemente, ma in quantità variabile, nel pus: sono in maggior copia nel pus vecchio, essendo essi

Pagina 72

Manuale di Microscopia Clinica

Un modello più modesto, ma pur buono è il N.o 7 di SEIBERTe KRAFFT È provvisto degli oculari 1 e 3 e degli obbiettivi 2 e 5 a, e dà 4 ingrandimenti

Pagina 8

Manuale di Microscopia Clinica

’ultima è insudiciata di sostanze essiccate, la si inumidisca alitandovi sopra se di materie grasse, la si lavi con alcool, ma si agisca rapidamente e con

Pagina 8

Manuale di Microscopia Clinica

, ma formati di una sostanza, non già pallida come quella del micelio, ma splendente al pari di quella dei conidî (fig 30 e).

Pagina 85

Manuale di Microscopia Clinica

mollusco contagioso, il quale, all’aspetto esterno, può, dal poco esercitato, confondersi col comedone, ma la cui natura si appalesa con certezza all’esame

Pagina 94

Cerca

Modifica ricerca